FUFI FOLLETTO

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Fufi è un folletto che gioca con le pietre. Un folletto gioioso, che quando ti guarda penetra in profondità con il suo sguardo dolce. Fufi ha un abbraccio accogliente e colorato, una voce fanciulla e rilassante. E’ un folletto energico e promettente magie.

Sabato scorso con passo deciso, ci ha condotti attraverso una Roma calda e assolata, come un pifferaio magico, che con note suadenti induce i topini a seguirlo verso una meta non ben definita.  I topini arrancano dietro il pifferaio, che incede speditamente, senza indecisione e incertezza, portandoli alla scoperta di reconditi misteri, che si celano nella città eterna. L’itinerario si snoda tra la Porta Magica di piazza Vittorio, la Basilica di Santa Maria Maggiore, tra rovine romane e meravigliosi scenari. I topini seguono estasiati ed entusiasti il loro pifferaio, ormai certi che nonostante l’umidità abbia raggiunto il 90%  e i vestiti  siano diventati cenci appiccicosi, nonostante due autobus colmi di umanità e umori, la meta promessa non possa davvero disattendere le loro aspettative.

Senz’altro il luogo deve essere magico, all’altezza del pifferaio. Piccolo e geniale folletto che si aggira tra le sue pietre, raccontando per ognuna di esse una storia fantastica e fantasiosa. Così che agata, corniola, celestina, ambra diventano nell’immaginario di chi ascolta, principesse accerchiate da re, regine, draghi e castelli.

Ancora un autobus, che arranca su per la salita del Gianicolo, lasciando i topini, che pure conoscono bene lo scenario,  a bocca aperta, attaccati al finestrino, che si esaltano dopo ogni curva per il paesaggio che si apre, su tetti, cupole, terrazze. Il Fontanone merita una visita, ma il tempo incombe. Il nostro pifferaio ci induce ad affrettare il passo, l’evento sta per accadere! E improvvisamente il pifferaio, la Fufi folletto, si affretta a prendere posto. Come i bambini si posiziona nella zona più vicina, quella che crea eccitazione e aspettativa. Ed io lì, con gli altri topini, a godermi sotto un sole ormai davvero fastidioso, la faccia divertita ed estasiata del mio pifferaio, che applaude allo scoppio del cannone di mezzogiorno .. pochi attimi dopo suonano le campane di Roma …

Come non amare Fufi folletto. Come non sentirsi partecipe di questo evento giocoso, gioioso e fanciullesco. Improvvisamente mi trovo a pensare che in effetti mai nella vita ero arrivata su al Gianicolo per assistere alla cannonata di mezzogiorno. Mai avrei immaginato di trovarmi a correre spedita per le strade di Roma per un evento che per me non ha mai avuto granché importanza. Ma l’entusiasmo, quando è vero e sincero è contagioso. Guardare Fufi sorridente come una bimba, battere le mani, mi ha riempito il cuore. Questa era la sorpresa, questo era il suo regalo.

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Se non fossi come sono, mai avrei iniziato a scrivere un blog e mi sarei persa un sacco di cose. Tipo.. ma che cos'è un Gravatar?! Bene se non ho fatto casini, almeno ad una cosa aprire un blog è servito.
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2 risposte a FUFI FOLLETTO

  1. Marco ha detto:

    La rifate? 🙂

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